"Chiunque passa è considerato,
chiunque si ferma è considerato,
neppure uno può fallire."
- Walt Whitman
chiunque si ferma è considerato,
neppure uno può fallire."
- Walt Whitman
Parliamo di risorse. Molte famiglie che si affacciano all’educazione parentale si interrogano per prima cosa su come fare homeschooling, con che mezzi.
In primo luogo bisogna rendersi conto della vastità della conoscenza, bisogna abbandonare la mentalità scolastica che decide le materie più importanti e, di queste, gli argomenti da imparare e i metodi da aula. La conoscenza è ovunque, ogni esperienza si può tradurre in apprendimento. Moltissime persone non si rendono conto delle loro stesse competenze. Nel momento in cui uno fa qualcosa – per lavoro o per piacere – mostra di avere delle competenze. Ogni cosa che sappiamo fare possiamo cercare di trasmettere. Insegnare non è sempre facile, ma i bambini non hanno sempre bisogno di un maestro, a volte basta un esempio, un evento da osservare. I bambini imparano dall’osservazione spesso più degli adulti, è parte fondamentale della loro primissima crescita. Un bambino molto piccolo impara a muovere o impilare oggetti guardando i grandi, impara a scarabocchiare con una biro dopo aver guardato qualcuno farlo. Fin dal primo anno di età,i bambini cercano di copiare le azioni degli adulti, migliorando sempre di più. Se questo modo di imparare non viene interrotto forzatamente dagli adulti, i bambini possono continuare ad apprendere attraverso l’osservazione. Invece che stroncare il loro metodo più naturale per insegnare nozioni a memoria e usare strumenti “scolastici”, dovremmo forse introdurre poco a poco nuovi metodi di apprendimento, senza negare il precedente. Questa la prima lezione per i genitori che si affacciano all’homeschooling: è nella natura umana apprendere. L’insegnamento è una splendida cosa, ma senza di esso non si cade per forza nell’ignoranza più totale. L’educazione domestica, per esempio, non ha bisogno di lezioni frontali o libri, ed è una “materia” che servirà concretamente ai vostri figli, a prescindere dalla strada che prenderanno o il lavoro che faranno. È anche una materia che la scuola (in Italia) trascura completamente. Portate i vostri figli a fare la spesa con voi, portateli a pagare le bollette, insegnate loro a cucinare qualche piatto semplice, mostrate loro che tenere pulita una casa non vuol dire solo spazzare e fare il letto. La scuola pubblica italiana tralascia l’insegnamento di queste cose, un po’ perché si dà per scontato che se ne occupi la famiglia, un po’ perché “sono cose che si imparano crescendo”. Ma un ragazzo sarà autonomo prima e molto più sicuro se impara a occuparsi delle cose quotidiane senza doverle affrontare come uno degli ostacoli della “vita adulta”. Sono cose che si imparano crescendo. Vorrei anche soffermarmi su questa frase. Usciamo dalla sfera domestica ed entriamo nella cultura generale – che poi sembra importante per la socializzazione. Spesso nei nostri discorsi si trovano elementi di cultura generale (quando citiamo eventi storici per fare un paragone, o parliamo di certi anni per indicare un periodo particolarmente brutto, o anche solo prendiamo una frase da un libro o film molto famoso o diciamo il nome di un personaggio importante…) e capita che i bambini/ragazzi chiedano spiegazioni al riguardo. A volte i “grandi” offrono una breve spiegazione, altre volte suggeriscono di andarlo a cercare su un libro o su internet, spesso dicono frasi del tipo “Lo imparerai più avanti”, “Quando lo studierai, capirai”, o persino “Non hai mai visto quel film? Devi vederlo”. Quest’ultima frase si sente anche in famiglia – in genere famiglie con un passato scolastico. Dove dovrebbe imparare un ragazzo la cultura generale? Dagli amici? Sì, ma se sono suoi coetanei potrebbero saperne quanto lui. Dalla scuola? Forse, se non è un homeschooler ed è fortunato. Da internet? Chissà, magari ci sono pagine dedicate alla “cultura generale – tutto quello che devi sapere per capire le conversazioni di ogni giorno”. Il primo ambiente in cui in bambino/ragazzo ricerca il sapere è la famiglia. Sembra una cosa da niente, ma spiegare elementi della cultura generale che possono comparire nelle nostre conversazioni facilita molto il lavoro dei bambini/ragazzi. Ma arriviamo alle “conoscenze” a cui tutti si riferiscono quando chiedono che mezzi usare per fare homeschooling. Matematica, letteratura, storia, geografia, inglese… Per quanto riguarda le elementari, se i genitori sono andati a scuola dovrebbero avere un’infarinatura di tutte le materie e possono comodamente rinfrescarsi la memoria su internet. È importante capire che insegnare non vuol dire avere la risposta a ogni domanda. Aiutare i propri figli ad apprendere non vuol dire porsi come conoscitore supremo di ogni cosa. Rispondere “non lo so, cerchiamo di scoprirlo insieme” non è affatto qualcosa di negativo e da cercare di evitare, anzi mostra al bambino che va bene non sapere qualcosa e che l’importante è imparare a cercare le risposte che non si hanno ma si vogliono avere. Di sicuro è una risposta migliore di quelle di insegnanti che dicono “non è nel programma, andiamo avanti con la lezione”. Niente è escluso dal “programma”, tutto è sapere. Non negate ai bambini la conoscenza solo perché non c’entra con il programma che magari vi siete preparati. Arrivando alle medie e allungandoci anche alle superiori, le possibilità sono tantissime. Prima di tutto, le biblioteche ci sono in qualunque città abbastanza grande da ospitarne una e sono sempre aperte e gratuite. I libri non devono per forza essere scolastici per insegnare qualcosa – e comunque anche i libri scolastici si possono trovare in certe biblioteche, se poi siete disposti a comprarli, non si deve essere iscritti a una scuola per poterli acquistare. Esistono stage e laboratori in moltissimi campi e, cercando, è possibile trovarne molti gratuiti. Lo stesso vale per i corsi, tantissime associazioni offrono corsi di formazione, alcuni gratuiti, altri a pagamento. E ancora, si possono trovare corsi online, molti di essi gratuiti e facili da usare. Per i ragazzi più grandi – o anche piccoli, non c’è un limite di età – si possono considerare le lezioni universitarie. Le università pubbliche sono sempre libere, un uditore non può accedere agli esami e quindi a certificazioni o titoli di studio, ma può sicuramente ascoltare le lezioni. Se si conoscono altre famiglie interessate, c’è la possibilità di organizzare Co-op Classes – lezioni cooperative. Per sapere di più al riguardo e avere un’idea di come organizzarle, potete visitare il blog Co-op Classes Italia che racconta le prime co-op classes nate in Italia. Le famiglie che hanno la possibilità di viaggiare dovrebbero saper cogliere l’occasione. Il viaggio è puro apprendimento. Ogni nuova esperienza è fonte di ricchezza. Chi ne ha la possibilità, dovrebbe approfittare della conoscenza che si può assorbire direttamente dal mondo. Infine non dobbiamo dimenticarci delle persone intorno a noi: parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro. Le persone di cui ci circondiamo, come noi, hanno delle competenze. Potreste scoprire che tra le vostre conoscenze ci sono competenze sorprendenti. I vostri figli potrebbero trovarsi a imparare qualcosa di biologia marina, o lavorazione dei metalli, archeologia o scultura. È importante imparare a guardarsi attorno. Nella nostra società la scuola è identificata come il centro dell’insegnamento e ogni competenza viene delegata ad essa. Ci dimentichiamo degli individui che ci circondano, ognuno di loro porta con sé del sapere, a volte senza farci caso. I genitori per primi devono imparare ad attingere sapere da ciò che ci circonda, e abituare i figli a fare lo stesso. Dobbiamo renderci conto che l’autorità assoluta della scuola nel campo del sapere è solo una maschera piena di crepe, una bugia che ha bisogno di essere creduta per mantenere un’apparenza di realtà. Dobbiamo riprenderci la consapevolezza che la conoscenza è ovunque e aspetta solo che noi apriamo la mente.
0 Commenti
Il tuo commento sarà pubblicato dopo l'approvazione.
Lascia una risposta. |
Sara
Aspirante giornalista, blogger, scrittrice e viaggiatrice. Categorie
Tutto
Il mio blog in inglese.
Seguite i miei viaggi e i miei pensieri qui. Qui potete trovare il mio portfolio online.
|