"Chiunque passa è considerato,
chiunque si ferma è considerato,
neppure uno può fallire."
- Walt Whitman
chiunque si ferma è considerato,
neppure uno può fallire."
- Walt Whitman
Mi è stato detto da tanti che non ce l’avrei fatta. Mi è stato detto da “sostenitori” che l’homeschooling va bene, ma senza diploma non si va da nessuna parte. Mi è stato detto da mio padre che anche se alcuni ce la fanno, sono decisamente pochi e io non sarei mai stata tra quelli. Sono stata definita presuntuosa e “so-tutto-io” da parenti e mi è stato detto che non ne capisco niente del mondo e che la vita non funziona così.
Forse sono presuntuosa. Ho la presunzione di credere che posso costruire la mia vita, ho la presunzione di lottare per raggiungere il futuro che voglio e non quello che mi è consentito. Ho la presunzione di andare avanti e non mollare, nonostante ciò che dice la gente intorno a me. Ho la presunzione di non dare retta a chi cerca di scoraggiarmi. Ho la presunzione di non accettare l’esperienza di un altro come regola per tutti. O forse non sono presuntuosa, forse sono solo ambiziosa. Ho l’ambizione di percorrere il percorso che desidero. Ho l’ambizione di fare la mia scelta individuale. Ho l’ambizione di realizzare i miei sogni. Ho l’ambizione di vivere secondo l’individuo che sono e non secondo uno stampino sociale. In ogni caso, è grazie alla mia presunzione/ambizione, alla mia passione e determinazione che ho raggiunto il mio obiettivo. Ho rifiutato il percorso segnato per noi e ho rivendicato un diritto che mi appartiene: la libertà di fare le mie scelte. Mi sono messa in gioco e ho sfidato i miei limiti, e i limiti che la società aveva tracciato intorno a me. Ho rifiutato la sicurezza in favore del dubbio, ho lasciato una risposta in favore della domanda. Ho dubitato di ciò che sapevo e ricercato nuova conoscenza direttamente dal mondo. Dei due sentieri scelsi il meno battuto, per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto. (cit. “L’attimo fuggente”) Questo non mi ha reso un’esclusa, un’emarginata. Al contrario, ovunque vado ho una storia da raccontare. Ci dicono di distinguerci, di essere unici. Ma quando ci mostriamo tali, ecco che cercano di spingerci di nuovo nei contorni ben delineati dalla società. Unici, ma non troppo. Speciali, ma non troppo. Speciali nel senso di preferire una serata al mare piuttosto che in discoteca, unici nel senso di comporre poesie, distinti nel senso di appassionati di astronomia. Non diversi. Ma nella storia sono i diversi quelli grandi. Dicevano che senza diploma non sarei andata da nessuna parte, io ho volato fino in Scozia.
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Sara
Aspirante giornalista, blogger, scrittrice e viaggiatrice. Categorie
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