"Chiunque passa è considerato,
chiunque si ferma è considerato,
neppure uno può fallire."
- Walt Whitman
chiunque si ferma è considerato,
neppure uno può fallire."
- Walt Whitman
Sì, ho vinto un premio per il giornalismo investigativo, per cui sono alle stelle, ma prima... Non scrivo da troppo tempo, un aggiornamento è in ordine! Mia mamma scrive di me sul suo blog più di quanto io faccia sul mio! Iniziamo con un breve riassunto fino a Natale: ho iniziato a lavorare al giornale del college come editore di cronaca, mi sono unita alla design team per la creazione dell’edizione cartacea e subito dopo sono diventata editore capo per aver dimostrato di saper gestire la classe e gli ostacoli che comporta dirigere un giornale, per quanto piccolo. Ho visitato la mia famiglia in Irlanda per Natale e sono tornata in classe a gennaio per un nuovo blocco di studio. Purtroppo abbiamo avuto una nuova insegnante che non si è mostrata molto capace di insegnare, nonostante sia una giornalista brillante. Continuiamo anche adesso, alla fine dell’anno accademico, ad avere problemi con lei, ma nonostante questo sono riuscita a passare tutte le sue materia al primo tentativo. Le materie si sono fatte più difficili, ma il supporto degli insegnanti è stato fantastico e non ho avuto problemi a passare tutte le unità necessarie per essere ammessi al secondo anno. Sebbene lo studio si sia fatto sempre più intenso avvicinandosi al termine delle lezioni, le opportunità non si sono fatte mancare. Alla fine del mese scorso, sono stata selezionata, insieme ad un’altra ragazza della mia classe, per partecipare a una conferenza sull’industria creativa nel giornalismo, Creative Cities Convention. L’incontro era a Leeds (Inghilterra) e il college ha coperto tutte le spese. La conferenza è stata interessante, ma i contatti che abbiamo potuto fare sono stati la parte migliore! Abbiamo conosciuto giornalisti dalla BBC, Channel 4, STV e tante altre pubblicazioni importanti. Siamo andate a cena con alcuni di questi giornalisti e abbiamo ricevuto richieste da molti di loro di mandare il nostro curriculum per un’eventuale esperienza lavorativa. Sempre il mese scorso ho mandato dei lavori per un concorso nazionale di giornalismo studentesco. All’inizio di questo mese ho scoperto di essere stata selezionata come finalista per la categoria a cui tenevo di più: the Calum MacDonald Memorial Award, premio per il giornalismo investigativo. Essere finalista era già un bel successo, ma ieri, alla cerimonia per l’assegnazione dei premi, ho scoperto di aver vinto il primo posto nella categoria! Non me l’aspettavo ed ero felice a dir poco! C’è un video in cui mi cade la mandibola quando capisco che stanno per chiamare il mio nome, assieme al compagno con cui ho scritto l’articolo. Purtroppo non posso andare nei dettagli riguardo al pezzo con cui abbiamo vinto, nel giornale nazionale con cui abbiamo pubblicato hanno usato un nome inventato come crediti perché l’editore temeva le ripercussioni che la pubblicazione della storia avrebbe potuto avere su di noi. Per questo non posso raccontare quale fosse questa storia, ma posso dire che era una situazione pericolosa in cui il mio compagno ed io ci siamo ritrovati senza volerlo. Alcune persone ci hanno suggerito di stare zitti e non scrivere l’articolo, ma la nostra professoressa di Scrittura di Cronaca ci ha supportato sempre e nonostante tutto. Il primo giornale a cui abbiamo proposto l’articolo ha rifiutato di pubblicarlo, perché l’editore aveva paura di ripercussioni negative. Abbiamo trovato supporto in un altro giornale nazionale e, a affrontando dubbi e timori, abbiamo pubblicato la storia con loro. Abbiamo infastidito molte persone con questo articolo, abbiamo coinvolto la polizia (ho dato la prima deposizione della mia vita qui in Scozia a febbraio) e l’impatto di questa storia si fa sentire ancora oggi, perché continua a risuonare e le conseguenze per le persone coinvolte sono state tante. Vincere per il giornalismo investigativo è stato incredibile, ma sono anche orgogliosa di dire che il nostro giornale è arrivato terzo nella sua categoria e il nostro sito secondo nella categoria Student Website of the Year. Per finire, giusto oggi sono arrivate le copie della nuova edizione del Clyde Insider, che è un evidente miglioramento dalla prima. Abbiamo deciso di pubblicare a maggio senza sapere che avremmo avuto molti test per il college, quindi ho finito per dover lavorare da sola sul design della nuova edizione, essendo l’unica in pari con il lavoro per ogni materia. Adesso mancano solo due settimane di college e non riesco a credere che un intero anno accademico sia già passato! La mia ammissione al secondo anno è certa, ma la settimana prossima riceveremo l’unico voto dell’anno. Mentre in genere non vengono dati voti, un esame è semplicemente passato o fallito, per la Graded Unit riceviamo un voto. Il lavoro richiesto comportava scrivere un articolo di 1,500/2,000 parole contenente almeno due interviste. Dovevamo tentare di includere elementi da più materie possibile e documentare ogni singolo passaggio nella realizzazione dell’articolo (scambio di email tra contatti, trascrizione delle interviste, bibliografia, un diario dei progressi, ecc.). Era inoltre richiesto che creassimo un design realistico adatto a una pubblicazione stampata di nostra scelta. È stato un lavoro molto lungo e a tratti piuttosto difficile, ma sono convinta di aver raggiunto un buon prodotto finale. Ho tanto altro da raccontare riguardo questi ultimi due mesi, ma per ora chiudo esprimendo ancora una volta quanto sia felice di essermi trasferita qui, di aver intrapreso questo percorso, e quanto sia fiera del successo che sto ottenendo.
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Sara
Aspirante giornalista, blogger, scrittrice e viaggiatrice. Categorie
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