"Chiunque passa è considerato,
chiunque si ferma è considerato,
neppure uno può fallire."
- Walt Whitman
chiunque si ferma è considerato,
neppure uno può fallire."
- Walt Whitman
Il college è iniziato alla fine di agosto e ormai sono passati due mesi, ci sono stati i primi test e la prima gita, abbiamo già iniziato a incontrare professionisti e politici. Il corso richiede molto impegno e davvero tanto tempo da dedicare a varie attività non proprio extra-curricolari, d’altra parte è decisamente ottimo e soddisfacente. Come ci si aspetta da un corso universitario non c’è stato un vero e proprio periodo di introduzione, abbiamo semplicemente iniziato a imparare. Come classe gestiamo il giornale del college, il Clyde Insider, (abbiamo appena pubblicato il nuovo sito web) e io ho il ruolo di news and politics editor, gestisco tutti gli articoli relativi a cronaca e politica. Il Clyde Insider non è il tipico “giornale scolastico” che ci si aspetta in Italia, è una pubblicazione vera e propria che viene letta al di fuori dell’istituto e al di fuori della nostra fascia d’età media. Per questo è veramente impegnativo. Copre cronaca, da quella locale a quella internazionale, politica, sport, intrattenimento, scrittura creativa. Sebbene il focus generale sia sugli studenti, il Clyde Insider è un giornale vero e proprio con un pubblico vario al di fuori della scuola. Produciamo articoli a ritmo settimanale e ho già intervistato vari politici scozzesi per alcuni miei pezzi – che presto saranno pubblicati sul sito. Per la versione cartacea invece abbiamo due uscite: a Natale e in primavera/estate. Al momento stiamo lavorando all’edizione natalizia e io sono parte del design team, che si occupa letteralmente di disegnare, impaginare, organizzare, creare il giornale. Siamo nel mezzo dell’azione e il corso si è rivelato molto impegnativo ed estremamente soddisfacente. Veniamo trattati come giornalisti principianti, più che come studenti, inseguire una storia per il giornale è giustificazione sufficiente per essere esonerati dalle lezioni. Perché? Perché la pratica è il miglior insegnamento. A volte ci chiedono di fare cose che sul momento ci sembrano troppo fuori dalla nostra portata, ma abbiamo delle ottime guide e del gran supporto. Un supporto che si estende anche al di fuori delle materie scolastiche. Le opportunità che ci vengono offerte sono fantastiche, abbiamo già visitato il Parlamento scozzese e si parla persino di organizzare una visita al Palazzo di Westminster per vedere la House of Commons (la Camera dei Comuni). Inoltre è in programma una visita alla redazione del Sun e forse persino una visita alla BBC. Incontriamo anche politici, giornalisti professionisti e nel secondo anno avremo la possibilità di fare esperienza lavorativa con alcuni di questi giornali. E che dire delle risorse offerte dal college. Ci lamentiamo dell’ultimo aggiornamento al software, dopo cui Chrome non era più installato su ogni computer, ci lamentiamo del fatto che i computer nella biblioteca non abbiano l’ultima versione di InDesign che usiamo in classe (hanno la versione precedente, vecchia...di due anni), ci lamentiamo perché la stampante in classe non è sempre collegata ai computer o impostata come default, ci lamentiamo degli ascensori che spesso si fermano a ogni piano (ci lamentiamo perché i lavori non sono ancora finiti e ci sono “solo” quattro ascensori). Ci lamentiamo, ma poi penso alle strutture scolastiche in Italia e mi viene da ridere. Questo college ha una biblioteca con quasi un centinaio di computer, tra cui forse una ventina/trentina di Mac. Tutti con internet veloce, alcuni con schermo touch, tutti funzionanti, attrezzati con i pacchetti di Adobe a pagamento. C’è un limite di tre ore per l’uso di questi computer, ma puoi, naturalmente, avere più tempo se stai completando dei lavori per il corso. In classe ci sono più computer che studenti, con forse più funzionalità di quelli nella biblioteca, c’è una LIM in ogni classe e i professori la sanno effettivamente usare. Le risorse poi si estendono a quelle online, per giornalismo in particolare ci sono cataloghi che raccolgono migliaia e migliaia di articoli, utilissimi per una ricerca di background, e l’accesso a molti giornali che richiedono l’abbonamento, ad esempio riviste di scienza. Il metodo di insegnamento è una via di mezzo tra seminario e workshop e anche la teoria è insegnata per lo più attraverso la pratica. I professori sono, o erano, giornalisti e non insegnano dai libri ma da esperienza personale, insegnano un mestiere, non una materia. Più che essere tornata a scuola, sto facendo un apprendistato. Richiede molto impegno, ma ne vale decisamente la pena. Il sito del giornale che curiamo è clydeinsider.co.uk. Seguiteci anche su Facebook alla pagina del Clyde Insider. E questi sono gli articoli che ho pubblicato fino ad ora: - Leaked post-Brexit immigration plan - Great Scottish Run - Learning a new confidence
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Sara
Aspirante giornalista, blogger, scrittrice e viaggiatrice. Categorie
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