"Chiunque passa è considerato,
chiunque si ferma è considerato,
neppure uno può fallire."
- Walt Whitman
chiunque si ferma è considerato,
neppure uno può fallire."
- Walt Whitman
Il primo mese è ufficialmente passato. Sono ancora in cerca di un lavoro, ma mi sono sistemata molto bene nel mio nuovo appartamento. Ho potuto apprezzare l’ospitalità della mia coinquilina e della sua famiglia, qualche giorno fa mi hanno invitata a passare la notte da loro e abbiamo avuto una grigliata tutti insieme. La sera ho tirato a indovinare alla versione inglese di Trivial Pursuit e la mattina dopo ho ascoltato la mia coinquilina suonare il piano. Finalmente ho anche incontrato le ragazze con cui avevo fatto amicizia la prima volta che ero stata Glasgow e ricevuto l’invito all’evento di introduzione al corso del college, che conferma la mia iscrizione. Il problema maggiore in questo periodo di stasi, dove ho finito quasi tutte le questioni burocratiche e non ho ancora un lavoro, è cosa fare del mio tempo. Sto scrivendo molto e cerco di esercitarmi con nuovi strumenti digitali. Vorrei iniziare dei corsi online che potrebbero darmi competenze utili nell’area lavorativa, ma non sapendo quanto presto inizierò a lavorare – potrei ricevere una buona offerta da un momento all’altro – non posso prendermi l’impegno di seguire un corso, anche se solamente online. Essendo passato solo un mese, non sono ancora nel mezzo dell’azione, il mio corso non comincia per altri tre mesi circa – anche se incontrerò presto futuri insegnanti e compagni – e per l’estate potrei limitarmi a guadagnare con lavoretti invece che un lavoro fisso – mi è già stato commissionato un sito web. Posso però ribadire che pensavo sarebbe stato più difficile. Continuo a sorprendermi quando la sera mi fermo a pensare, analizzare quello che provo e non trovo emozioni negative. Pensavo ci sarebbe stato un momento, durante il primo periodo, in cui avrei desiderato tornare indietro, tornare a quando non dovevo cavarmela da sola, a quando i miei genitori erano solo una stanza lontano, pronti ad aiutarmi, a quando aspettavo che i miei fratelli tornassero a casa da scherma, tardi la notte. Invece, per quanto mi manchi la mia famiglia, non voglio tornare indietro. Amo il mio passato e ciò che mi ha permesso di diventare, ma non ho desiderio di nascondermici. Mi ha dato la forza e il coraggio di cui ho bisogno per costruire un futuro e sono in pace con il mio ieri. Grazie a ciò che ho vissuto, sono capace di vivere l’oggi. Mi aspettavo di ricercare di più la sicurezza del passato, di sentirne la mancanza in modo più intenso, ma mi sento felice ogni giorno. Rendo fiera la mia famiglia mostrando che so usare ciò di cui mi hanno fatto dono, non tornando sui miei passi in cerca di sicurezza, poiché la loro forza e il loro amore sono con me e segnano i passi futuri. Penso che portarli con me li renda più fieri che desiderare di tornare indietro da loro, volerli incontrare lungo la strada suoni meglio in me che fare retro marcia in una casa familiare. Quello che forse mi manca di più, ciò a cui ho pensato di più è la crescita dei miei fratelli e il desiderio di essere vicino a quella crescita. In questo momento stanno tutti compiendo passi enormi nella loro vita, seppur in fasi diverse, e a volte sento la malinconia di non poterli osservare da vicino, di non poterli prendere per mano o sedermi accanto a loro per parlare. Ma trovo il modo di raggiungerli da qui, perché spero ciò che sto costruendo possa dare loro spinta per seguire i propri sogni. Uno di loro è in partenza, seppur la meta sia ancora indefinita, e chissà che non possa fargli da guida, a seconda della destinazione. L’altro, forse non lo sa, è di fronte a un cambiamento e forse, chiedendo gentilmente attraverso messaggi e chiamate, riuscirò ad essere presente. Per il più piccolo, dovrò trovare il modo di visitare, ma sarò la sorella cool e quindi va tutto bene. So che i miei fratelli hanno dentro la mia stessa spinta e credo che ovunque andranno sarà un successo. E so che ognuno ha dentro la stessa spinta e trovarla per certi è la parte più difficile del percorso, per altri accettarla e affrontare i cieli a cui li tende. Ma la vita viene da sé quando si accetta di viverla appieno e secondo ciò che abbiamo dentro piuttosto ciò che ci viene dato. Mi stupisco ogni giorno di questa gioia, ma nella felicità anche il blue è un bellissimo colore.
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Sara
Aspirante giornalista, blogger, scrittrice e viaggiatrice. Categorie
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